Mind & Self

Mind & Self
di Pietro Andujar
nota di commento di G.Sias

Verso la fine degli anni ‘60 l’Equipe 84, intonava la versione italiana di “You’re on
my mind”: “Apro gli occhi e ti penso ed ho in mente te, ed ho in meeente
teee….!”/”Youuu aare on my miiiind”- “Tu sei nella mia mente” in italiano diventa
“Io ho in mente te”. Erano i primi passi che ci avrebbero fatti scivolare verso un
ipotetico pensiero collettivo, che oggi chiamiamo globale – corrispettivo immediato
del mercato globale… In quegli anni la cultura giovanile inglese rappresentava una
specie di rivoluzione culturale occidentale, soprattutto in virtù del fatto che si andava
affermando una nuova forma creativa popolare: la cultura “pop” – semplice
abbreviazione del termine inglese “popular”. Alcuni fondamenti significativi del pop
già si riscontravano in tanta cultura americana che va dall’università californiana di
Berkeley alle Black Panthers, ai Kerouac, ai Burroughs o ai Ginsberg, al grande free
jazz americano di Coleman o dell’Art Ensemble of Chicago, dai cromatismi di
Rothko, all’Action Painting di Pollock, alla Pop Art di Andy Wahrol. Ciò che è
tipicamente angloamericano va visto in un contesto molto estraneo alla matriceculturale accademica europea. Basti pensare alla lingua inglese che è una lingua che
va sempre facendosi, come uno ‘spoken language’ che immediatamente si divulga,
una lingua che si inventa continuamente e che tenta di designare in modo molto
efficace gli oggetti che nomina. La lingua inglese è molto evocativa e sonora, ma
molto primitiva e semplicistica sul piano grammaticale e sintattico. Si pensi ad
esempio che un sostantivo può essere usato automaticamente come un predicato. E lo
stesso predicato, utilizzato in più modi, può alterare la significazione di partenza del
sostantivo. “Mind the gap between the train and the platform” è l’avviso ripetuto ai
viaggiatori su metrò di Londra, il Tube: “Attenti al vuoto che c’è fra il treno e il
marciapiede!”. Il termine to mind significa principalmente accorgersi, ma anche far
caso o dare importanza: “I don’t mind your smoking”: “Non mi dà fastidio se fumi”, emind-blowing è un allucinogeno, e mind-reader è chi legge il pensiero.

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