GRADIENTI DI OSTENSIONE DELLA CLINICA PSICOANALITICA: conseguenze teoretiche e pratiche.*

S. Freni

In questo lavoro intendo affrontare una questione essenziale per la Clinica Psicoanalitica, dalla cui soluzione creativa dipenderà, a mio avviso, il futuro della Psicoanalisi stessa come scienza e come pratica terapeutica. Si tratta del rapporto tra quantità e qualità di ostensione della esemplificazione clinica (in quanto rappresentativa della prassi psicoanalitica, soprattutto nei suoi specifici aspetti diagnostici e terapeutici) e quantità e qualità dellʼarticolazione dei modelli esplicativi ad essa correlabili (in quanto rappresentativa del fondamento teorico-scientifico della psicoanalisi). Questo tema, fin dalle origini della psicoanalisi, è sempre stato oggetto di preoccupazione e di attenzione da parte degli psicoanalisti (Freud ne fa uno specifico, appassionato riferimento, ad esempio, nel caso Dora; ma neanche il padre della psicoanalisi riesce a trovare una soluzione soddisfacente). Da parecchi anni, ormai, da più parti ( sia del mondo psicoanalitico che extrapsicoanalitico) viene avvertita lʼurgenza di portare ad una soluzione praticabile e condivisibile da tutti tale problema secondo i principi più elementari di scientificità della pubblic-azione ( nel senso forte dellʼatto del rendere pubblico, ed incisivo nel pubblico, il dato psicoanalitico e la sua ragion dʼessere sia nel contesto proprio della scoperta, il setting psicoanalitico, sia nel contesto più allargato della giustificazione, la costruzione del razionale teorico-scientifico e metodologico ad esso correlato), vale a dire confrontabilità, replicabilità, attendibilità.

*Relazione al Centro Milanese di Psicoanalisi (16 giugno 1996)

Questo è solo l’incipit, scarica l’articolo completo Freni-Gradienti di ostensione della clinica psicoanalitica